3 Dicembre 2024

“Women Football: Rising Stars”: Giulia Galli, attaccante dell’AS Roma e dell’Under 17 dell’Italia

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Il 23 marzo 2008, mentre la brezza primaverile, che avvolge le strade di Roma e il mare di Ostia, si mescola all’odore salmastro, una nuova storia di calcio comincia a prendere forma. In un ospedale a pochi passi dalle onde, nasce Giulia Galli. Romana e romanista, figlia di una terra impregnata di passione calcistica, la stessa che ha già dato i natali a un recente campione del mondo: Daniele De Rossi.

Mentre “Capitan Futuro” si prepara alla fase finale della stagione con la Roma, il destino intreccia un’altra trama. Giulia viene al mondo nello stesso luogo che ha cullato i sogni di De Rossi, ma la sua storia sembra rievocare un’altra leggenda del calcio romano, un uomo che, come lei, ha percorso con velocità e talento le fasce dei campi di tutto il mondo.

A una cinquantina di chilometri da casa Galli, la piccola Nettuno è la culla di un altro mito: Bruno Conti. Il “Marazinho” che ha incantato il mondo nel 1982, trascinando l’Italia verso la vittoria del Mondiale con la sua maglia numero 7, lo stesso numero che oggi Giulia Galli porta con orgoglio sulla schiena. Un numero che pesa, che racconta storie di dribbling, di cross al bacio, e di avversari lasciati indietro con un guizzo. Un numero che, come un passaggio di consegne, sembra destinato a una nuova stella.

Per una ragazza come Giulia, che di Bruno Conti ha potuto vedere solo qualche video o ascoltare i racconti dei tifosi di una volta, gli idoli sono però molto più recenti. L’imprendibile brasiliano Vinícius del Real Madrid e una ragazza norvegese, ormai romana e romanista d’adozione, sono le figure che alimentano i suoi sogni. Il riferimento è ovviamente a Emilie Haavi, che Giulia ha potuto ammirare non solo in televisione ma anche dal vivo, durante il recente ritiro della Roma Femminile a Cascia. Chissà quante volte, con sguardo attento, avrà cercato di rubare con gli occhi i movimenti e la mentalità di colei che è diventata sua compagna di squadra.

Tutto questo racconto sembra incredibile se si considera che Giulia Galli, come i campioni giallorossi evocati in precedenza, vive di Roma da ormai 7 anni, in un percorso graduale che, passo dopo passo, l’ha portata a sentir pronunciare il suo nome con crescente frequenza nell’ambiente calcistico. Una crescita costante che non è solo merito delle sue abilità tecniche, ma anche del sostegno della sua famiglia.

La famiglia di Giulia, semplice e radicata in valori profondi come umiltà e sacrificio, gioca un ruolo fondamentale. I genitori e il fratello, ai quali Giulia è molto legata, non hanno mai trascurato l’importanza del percorso scolastico, nonostante gli impegni sempre più pressanti tra Nazionale e club. Per loro, lo sport è importante, ma l’educazione e la formazione personale lo sono ancora di più. Altrettanto cruciale è il ruolo del procuratore di Giulia, che oggi è più un consigliere che un semplice manager, capace di guidarla nelle scelte più opportune per il suo percorso.

Sul piano tattico, Giulia predilige il ruolo di attaccante esterno sinistro, dove può sfruttare al meglio le sue caratteristiche di velocità e tecnica. Questa base atletica, affinata anche attraverso l’atletica leggera, le ha permesso di emergere sia nei 100 che nei 1000 metri ai campionati studenteschi dell’anno scorso.

Con 22 presenze in maglia giallorossa, condite da 16 gol e 7 assist, e 7 presenze in Nazionale Under-17 con 4 gol, di cui due decisivi contro Grecia e Serbia, Giulia ha già dimostrato di avere un impatto significativo sul campo. Tuttavia, nonostante le sue prestazioni, l’Italia non è riuscita a qualificarsi per l’Europeo di categoria.

Il 2023 è stato un anno di enormi soddisfazioni per Giulia, culminato nell’esordio in prima squadra il Primo Maggio contro il Sassuolo, posizionandosi sulla sua fascia prediletta. Inoltre, la sua crescente visibilità mediatica è stata amplificata da un evento di rilievo organizzato dal suo sponsor tecnico. È stato in quell’occasione che un’altra celebre ala sinistra ha incrociato il destino di Giulia: Franck Ribéry. Il campione francese, noto per la sua straordinaria carriera e la sua abilità nel dribbling, ha premiato Giulia durante l’evento “Nike Mercurial Speed Games“, una competizione che le permetterà di recarsi al quartier generale di Nike a Portland, dove potrà personalizzare le sue Mercurial.

Giulia sfreccia sulla fascia con la stessa leggerezza e sfrontatezza di Bruno Conti, ma con la freschezza di chi è pronta a scrivere il proprio capitolo, ispirata dai campioni di oggi. Come Conti, come De Rossi, anche Giulia è figlia di questa terra che non smette mai di produrre campioni, che li vede nascere e crescere nel suo abbraccio caloroso, tra il mare e la passione eterna per la Roma. E chissà, presto, anche la Nazionale Maggiore potrebbe vederla protagonista.

di Ernesto Pellegrini

Nella foto, Giulia Galli in azione nella sua prima gara in Serie A Femminile tra l’AS Roma e il Sassuolo (Giorgia Bassoli – WomenFootball.it).

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